TERAMO – Dura risposta dei consiglieri di centrosinistra all’indirizzo del gruppo “L’Abruzzo al Centro” che ieri, in un comunicato, ha difeso il Piano trasporti della Giunta Brucchi. «La politica – afferma la minoranza – si è sempre nutrita di scudieri acritici che, con l’obiettivo di disinformare e disaffezionare i cittadini dalla partecipazione alle scelte della cosa pubblica e dalla possibilità di analizzare le decisioni prese dalla politica, mistificano la realtà, come nel caso del trasporto pubblico locale di Teramo. Il taglio del servizio di trasporto pubblico locale, fortemente voluto dal Sindaco esclusivamente per soddisfare le esigenze di cassa dell’asfittico bilancio comunale, rappresenta un atto meditato e voluto che se ne infischia di aggravare i problemi degli anziani, giovani disoccupati e studenti che non possiedono un’auto propria e che sono già tanto provati dalla crisi economica. Allora con quale coraggio si taglia anche il trasporto pubblico urbano, che resta, per i soggetti più fragili, l’unica possibilità di muoversi in città?». Secondo il centrosinistra, il gruppo che fa capo all’assessore regionale Mauro Di Dalmazio «tenta di difendere l’indifendibile, e cioè l’incapacità gestionale di una maggioranza di centrodestra inadeguata a programmare anche una semplice riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico locale». La minoranza critica anche il fatto che la proposta del concessionario del servizio, ossia la Baltour, sia pervenuta solo successivamente al conferimento dell’incarico esterno all’ingegner Luciano Cera, mentre poteva essere richiesta dal sindaco «prima che le già esigue casse comunali fossero costrette a sborsare un compenso di 35 mila euro per uno studio che, alla fine, è stato condiviso solo “parzialmente”. Peccato che, allo stesso modo, il compenso non possa essere pagato da tutti noi solo “parzialmente”. Spiace oltremodo leggere che l’applicazione totale della proposta rimessa dal professionista esterno, indiscutibilmente riconosciuto esperto nel settore della mobilità, avrebbe potuto creare “ben peggiori impatti” sulla collettività. Ma allora con quale criterio e fine è stato incaricato?». Dubbi anche sulla stima, contenuta nella delibera, degli utenti del servizio del bus numero 2, gli over 65, ipotizzati intorno alle 200 unità, che usufruiranno delle agevolazioni, e che costerebbero in tal modo al Comune 45600 euro. «E se dovessero essere di più? – chiede il centrosinistra -. E cosa accadrà se, dopo le giuste rivendicazioni dei residenti di via De Albentiis, bisognasse apportare correttivi? E quale spesa bisognerà affrontare per i lavori di realizzazione e adeguamento del futuro capolinea di Piazza S. Francesco? Davvero siamo convinti che ci sarà un reale risparmio?».
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